This Must Be The Place

Fermare un’istantanea dell’evoluzione di alcuni tra i principali spazi pubblici della Capitale, Piazza dei Cinquecento a Roma Termini, Via Ottaviano e Piazza Risorgimento, consegna l’opportunità di tracciare con maggiore precisione la traiettoria di una testimonianza progettuale che dialoga sinceramente con il passato e il futuro della città. Un colloquio amichevole, è stato in effetti quello avuto con l’architetto Alessandro Cambi, co-founder dello studio d’architettura IT’S durante la registrazione dell’episodio #22 del podcast Cocktail Botero, sul tema dello spazio pubblico ma anche delle caratteristiche uniche di Roma, e di come queste abbiano molto da dire anche a città con peculiarità sicuramente opposte.


Foto di Emma Pasquale - Cocktail Botero podcast #22 L'immagine della città che si rinnova - Alessandro Cambi


Questo e tanto altro nel nuovo numero di Coeva Magazine, in cui oltre a riassumere le storie di questo incredibile anno trascorso, tenteremo con questo articolo di tracciare delle tappe di questo episodio del podcast Cocktail Botero, cercando di definire un compendio alla chiacchierata dello scorso 25 settembre negli spazi della Galleria Ulisse, così da restituire un insieme di soste a margine di una puntata che parla di architettura, relazioni, cinema, Talking Heads, e che batte il tempo di alcune riflessioni:


La specificità di ogni luogo

La stazione Termini che guadagna nuovamente la sua piazza, il cammino ripristinato tra via Giulio Cesare e piazza San Pietro con il rammendo finale che si compie grazie alla riqualifica di piazza Risorgimento, sono interventi che sembrano attingere ad un immaginario trascorso con ben saldo nella contemporaneità. Non parliamo dei lasciti della Roma antica ma ci immergiamo soprattutto in fantasie, storie, e fotografie che lasciano intravedere la personalità di un luogo, magari esplicita seppur sopita come titola Piazza dei Cinquecento che sta per completare il suo risveglio, oppure diffusa lungo una linea fatta di incontri come via Ottaviano. La cosa che più mi lascia affascinato è come un approccio di questo tipo possa essere replicato in ogni dove proprio perché guarda al suo carattere particolare.



Studio IT'S - Piazza Risorgimento, Roma


Umanità

Molto spesso nel parlare di vita urbana si tende a sottolineare quanto le persone sperimentino una disconnessione dalla città che percorrono ogni giorno, come se non si riconoscessero più in un ambiente antropico, tipicamente umano quale è la città. Per questa ragione parlare di mobilità, di luoghi per socializzare, per diversificare quella che è l’esperienza urbana, rappresenta un sollievo che si traduce in uno sguardo ampio sul panorama di monumenti, vegetazione e architetture che determinano l’immagine della città. Il premio di una sfida di questo genere consiste sicuramente nella curiosa circostanza di poter ritrovarsi, ancora una volta, dentro luoghi costruiti da altri prima di noi.


Studio IT'S - Piazza dei Cinquecento, Roma


Relazioni

Riconciliarsi con la memoria della propria città grazie al suo rinnovarsi è una storia che Roma può certamente raccontare con dovizia di particolari proprio grazie alla circostanza che ha comportato l’attuazione di interventi pubblici come questi, ossia il Giubileo. L’elemento avvincente di questo evento ricorre nel veder fissati, di volta in volta, degli obiettivi sempre nuovi dettati dalla società che cambia, capire da quali fasce di popolazione provengano alcune esigenze ed interrogarsi su quanto queste siano effettivamente condivise. Certamente l’augurio è che ognuno possa scoprirsi parte integrante di questo buffo animale che è la società nel suo insieme, scoprendo i propri bisogni in risonanza con questi spazi e vivendoli pienamente.